La prima stagione gravel di Tiffany Cromwell
Dalle gare su strada più importanti al mondo alle competizioni gravel più toste: Tiffany condivide con noi la sua esperienza da rookie nel mondo delle corse su ghiaia.
Tiffany Cromwell è una delle cicliste più ambiziose dell’intero peloton. Ha iniziato la sua carriera di ciclista professionista nel 2010 e ha già più di un decennio di esperienza al suo attivo. Il suo obiettivo principale è quello di continuare a vincere e di trionfare con il team Canyon//SRAM Racing.
I suoi ultimi successi sono relativi alle corse su strada, tuttavia di recente ha anche vinto nel gravel. Come vincitrice della finale del Belgian Waffle Ride in Kansas, Tiffany ha dimostrato che è possibile trovare un equilibrio tra entrambe le discipline a livello professionale.
Aspettando il lancio della Canyon Grail CF SL 7 Race CSR che Tiffany ha utilizzato, abbiamo deciso di raggiungerla per scoprire come ha vissuto la sua stagione gravel e per capire quali impegni metterà in calendario.
Cosa ti piace di più del gravel e perché?
Le bici gravel ti permettono di esplorare e percorrere nuove strade, anche le meno battute. Potrai avventurarti in nuovi posti senza il timore di finire su sentieri sterrati, queste bici - infatti - sono progettate per affrontare superfici diverse. Al contrario, quando pedali su una bici da corsa stai sempre molto attento a non danneggiarla. Con una gravel posso andare all’avventura, allontanarmi dal traffico e godermi il meglio dei due mondi, asfalto e sterrato.
Quello che più mi piace delle bici gravel è la libertà di poter andare ovunque, adoro esplorare le strade meno battute.
Tiffany Cromwell - Canyon//SRAM Racing
Cosa ti piace di più delle gare gravel?
Amo l’atmosfera e il cameratismo che si respira in queste gare. Tutti sono lì per divertirsi e non ci sono gli ego che solitamente si trovano nelle gare su strada. C'è anche molto meno giudizio e un vero senso di comunità. Mi piace che prima e dopo la gara, le persone vogliano uscire a divertirsi, magari godendosi una birra insieme. Le gare sono divertenti e impegnative, e penso che sia fantastico che questa disciplina possa essere così inclusiva. Puoi partecipare per gareggiare e lottare per la vittoria, o puoi semplicemente arrivare a traguardo prendendoti il tuo tempo, oppure ancora puoi divertirti insieme ai tuoi amici. C’è un clima molto più rilassato rispetto quello delle corse su strada.
Qual è l’aspetto più difficile delle gare gravel?
Solitamente, le gare gravel sono super lunghe, possono durare tra le 5 e le 10 ore o anche di più. Le corse su strada durano invece tra le 3 e le 4 ore, quindi mi ci è voluto un po' di tempo per abituarmi. Essendo eventi a partecipazione di massa, la maggior parte delle gare inizia con gli uomini, quindi come donna, la tattica migliore per vincere è quella di cercare di resistere il più a lungo possibile ed essere "l'ultima donna in piedi". Sfortunatamente, questo significa che spesso devo pedalare al limite (o andare addirittura oltre) sin dall'inizio della gara… e sostenere questo ritmo è piuttosto impegnativo.
La maggior parte delle gare gravel richiedono autosufficienza, sia per quanto riguarda la nutrizione/idratazione che la risoluzione di eventuali problemi meccanici. Questo è un aspetto che prendo in considerazione quando pianifico la mia strategia. Questo tipo di problematiche non si presentano nelle gare su strada, là le squadre forniscono sempre il supporto necessario, sia in termini di cibo che di assistenza tecnica.
Da sempre, alzarsi presto al mattino è una vera e propria sfida per me. La maggior parte delle gare inizia all'alba, questo significa che per prima cosa devo pensare al mangiare e poi cercare di digerire in tempo. Al mattino presto non sono di certo la persona migliore del pianeta, questo è un aspetto su cui devo migliorare.
Cosa consiglieresti a tutti coloro che vorrebbero iniziare con il gravel?
La cosa migliore da fare è semplicemente quella di uscire e provare. Pianifica un percorso che si snodi su strade bianche, o che includa almeno qualche tratto di sterrato, poi avventurati gradualmente su terreni sempre più rocciosi e tecnici.
Non aver timore di perderti e di uscire dalla tua comfort zone. Se vuoi iniziare a gareggiare, trova una gara ed iscriviti. Tante competizioni gravel prevedono varie lunghezze, in questo modo puoi iniziare in modo graduale e affrontare per prime le gare meno lunghe, poi con il passare del tempo potrai puntare ai cosiddetti “main event”. Inizia dalle gare più corte e non avere fretta di iscriverti nelle competizioni più grosse. Non avere paura di fare domande: i gravelisti sono sempre disponibili ad aiutare, a condividere la propria esperienza, a dare consigli sulle strategie, sulla pressione ottimale degli pneumatici ecc… e ovviamente a bere una birra a gara finita! Questa è davvero una community amichevole e aperta.
Le abilità che hai appreso correndo nel mondo Road possono esserti d’aiuto nel gravel?
Penso che la mia capacità di saper correre in gruppo mi aiuti sicuramente anche nelle gare gravel, soprattutto nella prima parte, quando i corridori sfrecciano tutti assieme. Sapere dove mettere le ruote per entrare nel gruppo e proteggersi dal vento è un grande vantaggio. Un sacco di corridori gravel sono super forti, ma dal momento che non hanno esperienza di corse su strada non approfittano di pedalare in gruppo. Anche la mia conoscenza tattica aiuta: riconosco il momento migliore per attaccare. Infine, so anche come posizionarmi sulla bici per avere le migliori possibilità di vincere in uno sprint di gruppo.
C’è una differenza tra l’allenamento gravel e quello su strada?
La più grande differenza sta nella distanza e nel tempo trascorso in fuoristrada. Le gare gravel ti fanno passare molto tempo in solitaria in bici. L’allenamento è molto meno specifico di quello Road, il che significa che non c'è bisogno di fare preparazioni particolari per lo sterrato. Poiché la maggior parte delle gare sono lunghe, bisogna lavorare sulla resistenza e sul trovare un modo per utilizzare la propria potenza su terreni meno compatti. L'allenamento per una corsa su strada è molto più specifico a causa dei frequenti cambiamenti di ritmo.
Dove vorresti fare una gara gravel e perché?
Naturalmente, mi piacerebbe correre nella mia città natale…Adelaide! O in qualsiasi altro posto in Australia. Mi piacerebbe anche gareggiare in Scandinavia. C'è una gara in Islanda che sembra piuttosto epica, quindi potrebbe essere divertente!
I gravelisti sono sempre disposti a condividere consigli e strategie, e anche la birra a fine gara!
Tiffany Cromwell - Canyon//SRAM Racing
Quali sono i tuoi piani per il 2022? E come combinerai il gravel con le gare su strada?
Non abbiamo ancora un piano per il 2022. L'idea è di continuare a combinare gare gravel con quelle su strada. Voglio partecipare alle più importanti competizioni, come le Classiche di Primavera, il Tour de France Femmes e i Campionati del Mondo che nel 2022 si terranno proprio nel mio Paese, l'Australia. Spero di poter trovare un paio di blocchi liberi dalle corse su strada per rilassarmi e staccare partecipando ad alcune gare gravel. Il tutto senza dimenticare che l'UCI presto presenterà un calendario gravel che includerà anche un Campionato del Mondo. Quindi, prima di scegliere a quali gare partecipare, dobbiamo prima conoscere l’intero il programma.
Non vedo l'ora che inizi la stagione 2022 per poter tornare alle gare gravel e quelle su strada.
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