Luca Vergallito, la strada verso il World Tour
Abbiamo scambiato due chiacchiere con Luca Vergallito, dei suoi interessi al di fuori del ciclismo pedalato e della sua firma con l’Alpecin-Deceuninck – arrivata grazie alla vittoria alla Zwift Academy.
Chi è Luca Vergallito?
La mia vita non è solo ciclismo, è anche passione per la performance e per lo studio. Nel 2020 ho completato gli studi triennali all’università di Scienze Motorie e al momento, dopo aver concluso gli esami, solo il completamento della tesi mi separa dalla laurea Magistrale.
La cosa che mi appassiona di più dell’aspetto tecnico della preparazione atletica è poterla mettere in pratica dopo averla studiata, per questo da ormai più di 3 anni affianco lo studio ad un’attività di coaching.
Ma da ora in poi, le priorità saranno altre!
Una carriera "insolita" la tua, ti va di raccontarcela?
Ho iniziato a correre da primo anno junior, abbastanza tardi per gli standard moderni! E come se non bastasse una serie di infortuni mi hanno tenuto fermo tutta la stagione. Da secondo anno mi sono rifatto, e grazie anche ad una vittoria mi sono convinto di avere le carte in regola per ben figurare anche tra gli Under 23.
I primi anni da Under 23 si sono però rivelati una sofferenza, il salto di categoria unita al dover completare gli studi al Liceo hanno prodotto una serie di risultati sconfortanti che mi hanno portato a smettere dopo soli due anni.
All’inizio del 2019 ho iniziato ad avvicinarmi al mondo delle granfondo, da qui in poi il mio potenziale è iniziato a crescere.
La Zwift Academy rappresenta una grande opportunità, il finale lo conosciamo tutti - raccontaci come ti sei approcciato al contest.
Conoscevo già da tempo la Zwift Academy, ma il tempismo non è mai stato dalla mia parte – iniziando a settembre non ero ancora pronto a passare dalla strada ai rulli! La svolta è arrivata a inizio 2022, quando ho dovuto trasferirmi in Belgio per un tirocinio, complici gli orari di lavoro e il classico meteo fiammingo Zwift è diventata la mia forma di allenamento maggiore.
Tornato in Italia ho partecipato ad alcune competizioni interne alla piattaforma con la squadra italiana di riferimento per il ciclismo indoor, i numeri c’erano e i risultati anche, mi sono convinto ad iscrivermi…come è andata a finire si sa.
E poi finalmente è arrivato il contratto con la Alpecin-Deceuninck, come è stato l’impatto con i nuovi compagni?
Durante l’academy ho avuto l’occasione di pedalare con cinque atleti Alpecin-Deceuninck, tra i quali anche Mathieu Van Der Poel. Qualche settimana dopo, invece, durante un ritiro in Spagna ho conosciuto il resto del Team.
Il rapporto con i miei compagni è iniziato fin da subito con il piede giusto, mi hanno accolto con entusiasmo in squadra e sento di essermi introdotto nel modo migliore. Non vedo l’ora di iniziare a gareggiare con loro!
Qualche chilometro con la nostra Aeroad l'hai già macinato, impressioni?
Qualche anno fa ho avuto l’opportunità di allenarmi con la Canyon Ultimate di mio padre, ritrovare il brand Canyon nella mia prima esperienza da professionista rappresenta per me una garanzia.
Per ora sto utilizzando la Canyon Aeroad, in pianura un mostro – la sensazione di velocità che riesce a trasmettermi è impareggiabile. Sono molto curioso di provare anche la nuova Ultimate, che sarà la mia arma in salita.
Conosci già il tuo calendario? Quale gara in particolare ti piacerebbe correre?
Un calendario ben definito ancora non c’è, attualmente sto recuperando da un piccolo infortunio e indicativamente inizierò a correre ad aprile. L’obiettivo della squadra è quello di farmi crescere gradualmente, facendomi riprendere confidenza con le dinamiche del gruppo e delle competizioni.
Inizierò con dei circuiti minori, dove poter maturare l’esperienza necessaria per farmi trovare pronto nelle semi classiche di Autunno. Gare impegnative con molta salita, il terreno dove riesco ad esprimermi meglio.
Quali sono i tuoi luoghi di allenamento preferiti?
Abitando in centro Milano mi trovo spesso obbligato ad avvicinarmi alle salite in macchina, per questo mi ritrovo molte volte ad allenarmi nei dintorni del Lago di Como.
Essendo principalmente uno scalatore, gran parte dei miei lavori specifici necessitano di lunghe salite per esser completati, quando non pedalo lungo il Lago cerco di recarmi nella zona di Bormio dove c’è la mia salita di riferimento per misurare la condizione: l’ascesa verso i Laghi di Cancano.
Scopri le nostre bici da corsa
Questo articolo ti è stato d’aiuto?
Grazie per il tuo feedback